Cari amici del
Venerdì del libro,
il tema di oggi è legato al nostro reale: la piccola eSSe ultimamente frequenta molto la pediatra, in questi giorni ha preso l'ennesimo virus e oggi ci dobbiamo tornare... Speriamo passi presto: è primavera è tempo per uscire e fare tante cose divertenti all'aria aperta, non vediamo l'ora!
La qualità che apprezzo di più della nostra pediatra è l'empatia, è davvero attenta alla relazione medico / piccolo paziente. L'abbiamo vista in realtà molto poco negli anni scorsi, per fortuna, ma da un po' eSSe non è felice di andarci e non è molto collaborativa quando si viene al dunque, anche se poi immancabilmente questa dottoressa paziente - che è anche mamma - trova sempre una soluzione dolce per visitarla e darci le indicazioni del caso.
In genere preparo la visita: "oggi facciamo un bel disegno per la dottoressa D. e poi glielo portiamo! :)" poi prendendola un po' larga spiego che la visiterà, "per dirci che va tutto bene e possiamo uscire a giocare". Non è producente, ne' etico, portare un bambino con l'inganno dal medico e tendere un'imboscata, la visita sarebbe probabilmente difficoltosa e ci giocheremmo alla lunga la sua fiducia. Personalmente ho maturato la strategia di abbinare un piccolo motivo accessorio che possa appagare la mia bimba almeno un po' di questo incontro (tra le tante varianti possibili: "andiamo a far vedere come ti vesti bene da sola, come sei diventata alta così lei lo puà mettere nella tua scheda, le tue calze a righe colorate, le treccine come sono diventate lunghe, a raccontare di quando siamo stati a ..." ecc ecc con tanta fantasia perchè mia figlia ha buona memoria!) al motivo vero, spiegato per la sua età (ora 4 anni).
Ovviamente mi sono fatta una bibliografia minima per sdrammatizzare un po' :) da sfogliare prima delle visite, ma anche abitualmente nella normale rotazione dei libri, proprio perchè passi il concetto che è una delle tante cose della vita incontrare dei medici.
Ci è arrivato in dono un bellissimo libro pop up, di grandissimo formato di quelli che aperti si trasformano in un gioco tridimensionale:
L'ospedale dei giocattoli,
di Katy Saunders,
Mondadori
ISBN: 88804555407
ISBN-13: 9788804555407
Devo dire che inizialmente quando l'abbiamo ricevuto non è che l'argomento mi avesse fatta impazzire (io non ho un buon rapporto con gli ospedali, anche se ne ho uno buono con alcuni buoni medici), però l'ho apprezzato nel tempo. Questo è un ospedale molto divertente alla fine: ci sono reparti per "curare" tutti i giocattoli, c'è un medico che gira, l'accettazione, le sale visita, e tutto, ma in quadro giocoso e colorato.
l progetto cartotecnico di questo tipo di libri mi affascina sempre molto (e vi
anticipo che me ne sono appena assicurato un'altro ad un mercatino
dell'usato, ne riparleremo), guardate come è bello!
Quest'altro invece viene da un mercatino francese (
E. ti ricordi dove l'ho preso? :-) ) e fino ad ieri era rimasto nello scatolone segreto dove i libri comprati per ogni evenienza attendono il loro momento di gloria.
Docteur Miaou urgence!
di: Sam Lloyd
Editore:
Mango Jeunesse
ISBN:
2740423500
ISBN 13:
9782740423509
La dottoressa miao è molto impegnata ha molti pazienti cui badare e corre in continuazione per star dietro a tutti: un coccodrillo cui deve misurare la febbre, un cavallo con problemi di cuore, controllare una scimmietta che non ha perso la voglia di giocare, una mamma coniglia che ha appena partorito 6 coniglietti. Intanto suona anche il telefono che ha un bel tasto a forma di cuore, i disegni ne sono pieni: il gatto Tom "giocava a spaventare" il suo amico uccellino ed è caduto malamente da un melo, ha tanto male a una gamba. La dottoressa Miao lo rassicura quando dice che ha paura di andare in ospedale a fare le lastre e parte con l'autista di ambulanza Ouaf (le scelte dei nomi sono onomatopeiche, da noi sarebbe Bau, immagino) alla volta dell'ospedale dove ingesserà la frattura che tutti i lettori potranno ben vedere in uno spiritoso ma efficace disegno di osso rotto. Tom intanto realizzerà che è stato proprio uno sciocco (testualmente "un idiota!") a fare un gioco così: l'uccellino ora sarà spaventato e non vorrà più giocare con lui. In quel momento arriva qualcuno per una visita: è l'uccellino con un gran mazzo di fiori. Non mancherà di firmargli il gesso e lasciargli anche un messaggino... (oltre a una scatola di sardine con un bel fiocco).
C'è qualche scivolone, come portare 6 biberon ad una
mamma coniglio o fare subito la morale al povero gatto Tom mentre è a terra sotto il melo (è verissimo che stava infastidendo l'uccellino per puro divertimento, non era il caso di rimarcarlo prima ancora di verificare gli effetti della caduta, il gatto avrebbe realizzato da solo più tardi che e se non l'avesse fatto non si sarebbe fatto male), però è molto apprezzabile che
passi sopratutto un messaggio di serenità oltre che di efficienza della dottoressa Miao, in
grado di occuparsi un po' di tutto e tutti con professionalità e empatia, e sempre un
sorriso rassicurante quando i pazienti hanno paura.
L'autrice regala bei disegni molto colorati, ci sono tanti particolari dettagliati e curiosi per i bimbi, una grande attenzione all'espressione dei sentimenti e l'atmosfera di fondo è molto rasserenante.
Vi segnalo che questo testo si trova in più lingue, sicuramente in inglese, la lingua originale e che è uscita un'edizione economica in francese (e probabilmente in altre lingue).
Chiude la rassegna un must di casa nostra:
I mestieri, della collana I Cicciottini, A.A.V.V. di Larus
(penso ormai si trovi solo nelle bancarelle estive o nelle biblioteche)
Anche questo libro è un regalo,
era nel "pacco nascita", con il quale l'azienda per cui lavora mio
marito omaggia i dipendenti neopapà. A un primo sguardo non l'avrei mai
comprato, invece poi mi sono ricreduta ed è diventato uno dei libri
preferiti di mia figlia, tanto che ne abbiamo pure comprato un altro
della stessa collana.
Disegni colorati e molto sorridenti per raccontare per immagini i tanti mestieri possibili. Mia figlia adora questo libro, forse perchè soddisfa moltissime delle sue domande nel dettaglio e le offre spunti per farne tante altre!
Qui c'è un oculista che sorridente visita un paziente per nulla spaventato, in fondo il medico è un mestiere come un altro visto così, un'altro dei tanti prodighi di sorrisi.
Durante le mie ricerche ho trovato questa
raccolta di titoli "Dal dottore senza paura", a cura delle biblioteche della mia zona, sperando che non vi serva spesso, ve lo segnalo, io penso di andare a darci un'occhiata prima o poi.
Il motivo per cui eSSe è un po' intimorita dai camici bianchi è che ricorda molto bene due episodi del suo pur breve passato (
certo che ricordano, certo che capiscono!).
Il primo, davvero increscioso, è una visita specialistica fatta ai suoi 2 anni, quando un medico davvero rude, totalmente inadatto a rapportarsi con dei bambini l'ha terrorizzata.
Ancora provo rabbia e un profondo senso di ingiustia a ripensarci. Penso che in un grande ospedale come quello dove siamo andati, rinomato a livello nazionale per quella specialità, sia imperdonabile l'assenza di un medico specialista dedicato alla pediatria e che possano visitare bambini persone così aggressive. Mi spiace, il mio è un giudizio forte, ma un individuo che sceglie certe professioni in cui si rapporta a persone ammalate o in difficoltà e impaurite, dovrebbe avere anche una preparazione per gestire al meglio la relazione col paziente e forse seguire qualche corso ad hoc se tra i suoi pazienti ci possono essere anche bambini.
Il secondo episodio è una serata passata al pronto soccorso di Bolzano per una brutta caduta di faccia causa ghiaccio e stanchezza, un servizio ESEMPLARE: pediatra che scende immediatamente dal reparto anche se era un sabato sera di mercatini di Natale (ma in tutta onestà, un PS così vuoto nemmeno immaginavo potesse esistere), molto gentile, empatico tanto da vincere la paura grande di una piccolina che pochi mesi prima si era fatta un'idea pessima dei medici ospedalieri, protocollo per vedere se fosse un caso di maltrattamenti seguito con discrezione ma fermezza. Tanto di cappello. La caduta, per chi se lo chiedesse, per fortuna non ha avuto nessuna conseguenza negativa se non una faccia terribilmente gonfia e piena di lividi per qualche giorno :-(
Questo secondo episodio le ha fatto imparare che "ci si può fare male male" (fortuna che non si è vista perchè faceva davvero impressione quanto era pesta e gonfissima sugli occhi, una botta pazzesca) e l'ha un po' spaventata (purtroppo la sala d'attesa - che è stata minima - era comune, ma perfortuna era semi vuota anche se c'era gente in barella molto mal messa), ma è stato positivo l'incontro con medici premurosi e dolci come la sua dottoressa D.
Se siete incuriositi dall'accento sul rapporto empatico tra
medico e paziente nella mia analisi sappiate che esistono corsi
universitari di Sociologia delle Medicina (ne ho seguito uno), o
anche di Psicologia della Salute, e sicuramente sarebbe pertinente
entrassero nel piano di studi di ogni futuro medico. Servono strumenti
di comunicazione specifici ai medici, non ci si dovrebbe limitare a
sperare di incontrare una persona empatica di suo, perchè il malato ha
prima di ogni altra cosa bisogno di di sentirsi a proprio agio, potersi fidare di chi si prende cura di
lui/lei, bisogno e diritto di essere trattato come un essere umano, più
che un numero di appuntamento, o peggio un numero di letto.
Alcuni testi di sociologia in cui curiosare.
I tanti approfondimenti di Jessica sul tema: bambini e medici
In particolare vi segnalo
questo sulla rabbia e frustrazione di essere ignorati come piccoli pazienti e
quest'altro sul come migliorare il rapporto medico e piccolo paziente.
Non sentitevi mai a disagio a pretendere queste attenzioni per i vostri bambini, ne' strambi se desiderate cambiare pediatra nel caso, pur competente, manchi di empatia: è qualcosa di imprescindibile, è un diritto minimo, questione di attenzione e rispetto per la loro individualità, che dobbiamo pretendere per i nostri bambini.
Edit dopo i primi commenti: mi scuso se non ho potuto approfondire un punto importante, è chiaro che quando DEVI per forza rapportarti con un personaggio o un ospedale poco empatico per un'emergenza o una patologia curata solo lì tutto cambia. Da un lato è molto più grave, perchè a maggior ragione per esami delicati, o interi reparti delicati, ci vorrebbe un filtro serio che dia ai piccoli pazienti medici empatici, tranquillizzanti e accoglienti. Dall'altro noi genitori dobbiamo comunque essere in grado di metterci una pezza sempre e correre ai ripari come possiamo :( perchè per il bimbo non si aggiungano traumi extra a situazioni già difficili.
Io ne facevo un discorso preventivo: chi può scelga. Perchè non possiamo mai sapere, purtroppo, se oltre ai bilanci di salute ci servirà il pediatra per altro.
Edit 2: ho trovato per caso questo documento di
un centro analisi che consiglia come preparare i piccoli pazienti ai prelievi. Molto interessante e ben scritto. Se dovrete fare analisi del sangue ai vostri bimbi cercate un centro che abbia protocolli e personale dedicato: ne esistono in molti ospedali.
In chiusura vorrei chiedervi di sostenere il
Dynamo Camp, che si occupa di regalare alle famiglie di bimbi malati una settimana di svago, con assistenza medica e animazione dedicata. Detto così non si capisce l'immenso lavoro che c'è dietro a questa iniziativa meravigliosa: pensate a un bimbo in carrozzina che può provare l'ebbrezza del volo grazie a una imbragatura speciale che gli permette per una volta di giocare come tutti gli altri su una parete gioco per giovani scalatori, alla piacevole sensazione di muoversi in un ambiente dove nessuno ti guarda se sei senza capelli per via della chemio, o al sollievo delle famiglie di bambini con patologie gravissime che per una settimana non hanno tutto sulle loro spalle.
Possiamo sostenerli in tanti modi, ma in questi giorni ce ne è uno super facile e adatto alle tasche di tutti: 2 euro sono molto poco per ognuno di noi, ma non per loro. GRAZIE! :D
E ora mi inventerò qualche lavoretto da portare a vedere oggi :) sperando che la febbre alta le lasci un po' di voglia di giocare quando si sveglierà...
Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii
Arrivederci al prossimo appuntamento!